Isabella Rossellini – 63 anni, in menopausa da almeno dieci – afferma di essere grassa e felice. La dichiarazione non sorprende: si dice in effetti che dentro ogni donna ve ne siano molte altre, ognuna con una diversa personalità. A una certa età si scopre anche che sono tutte grasse.
Diversamente non si spiega come mai, superato il giro di boa dei cinquanta, il giro vita si allarghi tra busto e fianchi trasformandoci in cilindri con le gambe. Cilindri grassi, per lo più: pasto dopo pasto il grasso sale dai fianchi e tracima nell’addome, colonizza l’ombelico, rimbalza sopra il pube seppellendo i muscoli addominali sotto un pannicolo spesso e freddo che impastiamo frenetiche nella speranza che si sciolga. Spoiler: non succede. È la menopausa, bellezza, e non si può fare niente.
Non ci credete? Provate a scrivere “grasso” nella striscia di ricerca, l’autosearch lo completerà autonomamente aggiungendo “in menopausa” quasi fosse una seccatura inevitabile di questa età.
La cattiva notizia è che l’aumento di peso in menopausa porta con sé non soltanto problemi estetici, ma veri e propri rischi per la salute: diabete, ipertensione e ipercolesterolemia non aspettano le fluttuazioni ormonali per rivelarsi.
Un’altra cattiva notizia è che in questa fase combattere il grasso è estremamente difficile e non solo perché i figli, quando ci sono, campano di cibo spazzatura inducendoci in tentazione: a remare contro sono anche la riduzione degli estrogeni, del metabolismo basale, della massa muscolare e l’aumento dei livelli di cortisolo.
Un’altra cattiva notizia ancora è che, quando ci si rende conto del danno, questo è ormai irreversibile. “La natura ti dà la faccia che hai a vent’anni ed è compito tuo meritare quella che avrai a cinquanta” dichiarava Coco Chanel in una frase divenuta celebre. Sembra abbia poi aggiunto che comunque, a una certa età, tocca decidere se salvare la faccia o il sedere ché il grasso che togliamo al corpo è anche quello che fa crollare il viso e si sa, a volte è preferibile sembrare giovani che essere magre: dopotutto il viso si vede sempre mentre il sedere non ce lo guarda più nessuno (e questo non è affatto un male).
Un’ultima cattiva notizia è che il grasso in menopausa è soprattutto viscerale. Magari siamo lì a compiacerci della taglia 42 sopravvissuta agli sconquassi ormonali e intanto il grasso, subdolo e invisibile, si insinua tra gli organi interni esponendoci a rischi cardiovascolari, all’insulinoresistenza, persino all’arteriosclerosi.
C’è anche una buona notizia, e cioè che quando arriva la menopausa l’aumento del girovita non rientra tra i primi dieci problemi di una donna: prima ci sono le variazione d’umore, i sintomi depressivi, la perdita di memoria, le caldane, la secchezza vaginale, i dolori articolari e una serie di fastidi minori che il senso del pudore impedisce di elencare.
“Non è che non si possa dimagrire in menopausa. È che deve valerne la pena” dichiara un’amica che vuole restare anonima intozzando la brioche nella crema di caffé. “Perdere peso in questa particolare fase della vita richiede disciplina, tempo e strategia. Il movimento deve entrare nello stile di vita quotidiano perché – e questa è un’osservazione puramente empirica – esiste l’effetto rebound: bastano pochi giorni di stop per tornare al punto di partenza (o peggio, ché il grasso non è solo ostinato ma anche molto vendicativo).
Poi, la dieta. Ammettiamolo, la menopausa destabilizza e quando siamo destabilizzate abbiamo bisogno di comfort food e confort drink: già abbiamo ufficializzato l’ingresso nella mezza età, vogliamo davvero vivere la metà restante senza alcol e affettati?
Sulla necessità di evitare di alzare il livello di cortisolo, poi, soprassiedo: siamo donne e siamo stressate per definizione. Ultimo ma non meno importante, il grasso addominale non andrebbe combattuto ma conservato come bene-rifugio: è quello che permette la produzione degli ultimi estrogeni ” .
Insomma, forse alla fine dimagrire in menopausa è possibile: basta avere disciplina, motivazione e un buon nutrizionista. Se però i buoni propositi rimangono tali e decidiamo che i prossimi anni delle nostre vite vogliamo viverli mangiando, ci si può consolare: alla fine, più di una crema anticellulite o un programma di work-out, quel che fa la differenza è un piatto di lasagne e po’ di savoir vivre
(Due consigli per le irriducibili: Perdere peso in menopausa di Chiara Rossetti. Su di me ha funzionato.
Poi, I cibi della Longevità – di Maurizio Tommassini. Perché alla menopausa tocca prima arrivarci )