Gennaio.
Fino a qualche anno fa lo detestavo. Era il mese che più mi uggiava, pieno di ammonimenti e vuoto di feste, lungo quarantacinque giorni, non finiva mai.
Nel tempo, per qualcosa che in silenzio stava avvenendo dentro di me senza che ne fossi troppo cosciente, il mio sentimento verso questo mese, verso tutti i mesi, è cambiato.
Adesso io Gennaio lo riconosco e mi piace, mi piace tanto. Il suo colore è bianco, la sua consistenza trasparente. È pieno di silenzi, di attese, di discese. È segreto. Come Luglio, il suo fratello più distante e dunque più vicino, è una porta che si apre, dopo essersi appena chiusa.
È nudo e si consegna a noi senza difese, affinché possiamo custodirlo narrandogli storie sottovoce
(Foto e pensieri di Tiziana Rinaldi)