I grilli notturni, la spoliazione di alberi e anime, il silenzio, la casa tranquilla che è dentro ognuno di noi. Le cose belle.
Di se stessa Tiziana dice “Sono nata in una casa di mare, un giorno di fine autunno, all’ora del tè”
La conosco da quindici anni senza averla vista mai. Ma di certo la conosco e lei conosce me. Almeno così mi sembra ché i suoi quadri, le sue foto e i suoi racconti riescono a far vibrare corde che neanche sapevo di avere.
Tiziana è pittrice e scrittrice. Vive in posti di mare, ma non il mare addomesticato della riviere romagnola. Lei si divide tra i borghi liguri più schivi e certi paesini della Maremma in cui mare, pur vicinissimo, appare lontano.
Della Liguria e della Maremma Tiziana ha rubato i tratti del carattere: discreta al limite dell’asocialità, aspra, intensa. Tutta la sua poesia la riversa nei suoi quadri e nelle sue illustrazioni. E nei racconti, in cui tratteggia universi condensandoli in poche righe
Scendendo da un ripido sentiero nel bosco, sento un canto di donna e capisco, tornante dopo tornante, che le sto andando incontro. Infatti dietro una curva la vedo.
È appoggiata a un grosso masso, ha un’età indefinita, i capelli lunghi raccolti in una sciarpa azzurra. Si gira, mi vede, sorride, continua a cantare. Si interrompe solo mentre le passo davanti, un breve attimo per sussurrarmi: «È un concerto per gli alberi”. E lo dice come se fosse la cosa più normale del mondo.
E infatti lo è. Penso, mentre continuo la mia discesa.
Continuo a sentirla per i successivi due-tre tornanti. Poi mi arriva qualche stralcio di strofa portata dal vento. Poi più niente.
Solo silenzio, e uccelli. E il rumore dei miei passi.
Tiziana, sei più fata o più strega?
“Sono entrambe. Invecchiando mi sento sempre più Grimilde”